In ufficio dovremo comprare una mensola nuova per aggiungere tutti i riconoscimenti e le premiazioni che abbiamo avuto l’onore di ricevere nel 2020. Da poco, a questa serie di premi, si è aggiunto anche l’oro che è stato assegnato a Coo’ee durante la serata di premiazione de «L’Italia che comunica» per la campagna realizzata per la Fondazione Buzzi per L’Ospedale dei Bambini di Milano, «Missione: essere un grande.».
La categoria è quella delle campagne sociali, e il premio riconosce il valore della creatività, strategia e risultati delle campagne realizzate dalle agenzie italiane promosso da UNA – Aziende della Comunicazione Unite. La premiazione si è svolta l’1 febbraio in diretta streaming dalla palestra Audace di Milano, e ha svelato tutti i vincitori dei diversi premi. Per Coo’ee e la Fondazione Buzzi sono intervenuti il nostro CEO Mauro Miglioranzi, Ida Salvo – ex primario della Terapia Intensiva del Buzzi e ora consigliera della Fondazione, e Manuela Acone, esponsabile comunicazione della fondazione Buzzi e amministratrice della concessionaria pubblicitaria «AconeAssociati», che ha donato alla campagna gli spazi e ne ha contribuito alla diffusione.
Sono numeri importanti quelli dell’edizione 2020 del premio: 13 ori, 16 argenti e 14 bronzi declinati nelle diverse categorie. Nel corso della serata i vincitori sono stati decretati attraverso i voti del pubblico connesso, che ha espresso le proprie preferenze all’interno di una piattaforma dedicata.
La campagna originale è nata per far conoscere l’impegno della Fondazione Buzzi per il futuro e la salute dei bambini, che sosterrà la costruzione del nuovo padiglione di 7 piani che si collegherà all’ospedale già esistente. 10 mila metri quadri di HUB per il nuovo e grande Buzzi. Il concept creativo ruota attorno alla gravità, intesa sia come la forza magnetica che regola i meccanismi dello spazio, ma anche come la gravità della situazione, relativa alle malattie e ai problemi che tanti bambini sono costretti ad affrontare ogni giorno. Per questo il progetto ha descritto il Buzzi come un mondo in totale assenza di gravità.
Ma questo lo sapete già, ora appuntamento al prossimo premio.