In questo momento l’unica cosa che può davvero muoversi liberamente è la creatività, e noi creativi siamo i navigatori di questo viaggio, perché sappiamo definire una rotta, cambiare percorso in caso di ostacoli improvvisi, e giungere a una destinazione speciale: l’immaginario delle persone.
Per questo quando incontriamo realtà che ci permettono di liberare la nostra creatività cogliamo al volo l’occasione. È il caso, ancora una volta, del Brand Revolution Lab, un vero e proprio creative show della stampa innovativa, un appuntamento con la sperimentazione visiva che coinvolge stampatori, aziende e brand che vogliono misurarsi con queste evoluzioni.
Quest’anno siamo stati protagonisti con due progetti particolari, che sono riusciti a rappresentare al meglio la nostra idea di stampa e innovazione e che soprattutto hanno un grande valore umano, prima che professionale.
Il primo è il progetto Astrobuzzi, che prende forma dalla campagna «Missione: essere un grande.» realizzata per l’Ospedale dei bambini di Milano Vittore Buzzi: una raccolta fondi a tema spaziale, dove gli astronauti protagonisti di un viaggio in assenza di gravità sono proprio i bambini. E se è vero che un sorriso è la migliore medicina del mondo, allora Astrobuzzi nasce con l’obiettivo di strappare un sorriso ai bambini durante la loro degenza in ospedale, cercando di alleggerire – per quanto possibile – un momento così delicato.
L’obiettivo è stato creare un’esperienza di divertimento e di aggregazione a tema spaziale attraverso un packaging che contiene giochi di carte adatti sia ai più piccoli e sia ai più grandi: quattro giochi per condividere sorrisi, risate e momenti di svago. Tutto racchiuso in un confezione a forma di astronave che diventa essa stessa un gioco capace di viaggiare per galassie sconosciute grazie alla fantasia dei bambini. La confezione è composta da una struttura interna che accoglie le quattro scatoline con i relativi giochi e una sleeve che racchiude il tutto e la trasforma in una navicella pronta per il decollo.
L’altro invece è un progetto che toglie i medici di torno, perché si parla di mele. Ma non mele qualsiasi, quelle che vengono dal Paradiso delle Mele: la Val Venosta. Un lavoro che unisce creatività e sostenibilità all’interno di un percorso che parte dalla comunicazione online e offline realizzata e pianificata per VIP Val Venosta. Tutto gira attorno alla parola senza, che sta per «senza diserbanti».
In Val Venosta ogni mela ha la sua storia: un pack che racconta le peculiarità di una mela coltivata senza diserbanti è la risposta di Coo’ee, che gioca con l’alta personalizzazione della stampa digitale per rendere unico ogni pack di mele. Il termine «senza» diventa il fulcro attorno cui ruota un copy multi-soggetto che rappresenta le peculiarità del mondo delle mele coltivate rispettando l’ambiente.
«Senza sprechi» è anche il cuore pulsante del progetto, perché stampato su un imballaggio termosaldato compostabile al 100% e sviluppato da Goglio Packaging System.