Anche stavolta non abbiamo perso l’occasione di tuffarci in uno degli eventi più importanti dell’anno in tema di comunicazione, pubblicità e creatività: l’IF!, il Festival Internazionale della Creatività che si è svolto a Milano dal 7 al 9 novembre.
Il format è nato nel 2014, e da allora creatività, networking, formazione, tecnologia ed entertainment attirano creativi provenienti da tutto il mondo. Aziende, agenzie di comunicazione, case di produzione e scuole di formazione affrontano gli scenari della comunicazione che cambiano di fronte all’innovazione e alle nuove tendenze. 3 giorni di full immersion tra conferenze, incontri, progetti e premiazioni con un unico comune denominatore: la creatività. Intesa come il perno indiscusso attorno a cui deve girare il lavoro delle aziende e punto fermo da cui un paese può e deve ripartire.
Qualche numero, per farvi un’idea: oltre 450 ospiti, italiani e stranieri, 150 partner, 350 eventi, 100 live streaming e più di 20.000 presenze. Un flusso continuo di persone che credono nel processo creativo come motore della società contemporanea.
Quest’anno il tema che ha guidato il festival è un invito a lasciare il segno in un mondo frammentato e sempre più complesso. Come? Mettendosi scomodi. La creatività scomoda ha coinvolto tutti i protagonisti della comunicazione, quelli già navigati e quelli che stanno muovendo i primi passi nella comunicazione. Mettetevi scomodi è il leitmotiv che ha accompagnato i tre giorni di IF!. Ricercare nuove definizioni di creatività, nuovi modi per affrontare ogni giorno le sfide creative nelle agenzie, ma anche tra i banchi delle università.
Sul palco della IF! Arena si sono messi scomodi molti personaggi famosi, esperti di comunicazione, agenzie. Tutti hanno portato la propria esperienza e raccontato come i momenti scomodi della loro vita si sono rivelati poi quelli fondamentali, da cui è partito il vero cambiamento.
- Enrico Mentana, il blastatore per eccellenza sui social e fondatore di Open, il primo giornale che lavora esclusivamente online. Ha parlato della sua carriera, di tutte le volte in cui ha assunto posizioni scomode e proprio da lì ha dovuto ricominciare. Ci ha lasciato una testimonianza importante: «Non lasciate un messaggio in mano un influencer, perché le battaglie si vincono con le idee e non con la simpatia». E una verità assodata: «Twitter oggi è in mano a chi preferisce dirti stronzo piuttosto che ciao».
- Roberto Bagatti, Chief of Brand & Creative RAI. Ha elencato gli elementi e i processi creativi alla base del rebranding di RAI, spiegando che «Il branding non è solo l’immagine del contenitore ma anche l’immagine del contenuto. L’obiettivo del rebrand è stato quindi innanzitutto quello di creare un’interfaccia che orientasse il pubblico nell’ampia offerta di reti e piattaforme del portfolio Rai».
- Linus, direttore artistico di Radio Deejay e storico conduttore di Deejay chiama Italia. Ha ripercorso la sua carriera in radio, evidenziando sempre la vicinanza che sente verso questo modo di comunicare e parlando anche dei momenti più delicati, quelli scomodi in cui ha avuto il coraggio di prendere decisioni che avrebbero per forza segnato un «o la va, o la spacca».
Ma durante l’IF! non siamo stati solo spettatori, abbiamo colto la grande opportunità di parlare al grande pubblico presentando una creatività inedita che presto andrà on air e farà parlare di sé. Il progetto sta per decollare, ma ancora per pochissimo, preparatevi a entrare in un paradiso magico, buono e croccante. Mettetevi scomodi 😉